Sapere
Essenzialmente
Niente
Zittire
Amore
Forse
Immaginando
Sognando
Sperando
Ancora
Domani
Incontreremo
Madonne
Oranti
Rabbia
Ancestrale
Donne che non hanno più casa. La loro
casa.
Donne private di gesti semplici,
consueti.
Preparare il pranzo per i figli,
guardarli negli occhi per capire se va tutto bene, se sono stanchi o
preoccupati. Abbracciare i nipoti che già dalle scale ti chiamano
nonna, aiutarli nei compiti scolastici, portarli alle giostre,
vestirli a carnevale, pettinare i loro capelli, infilare il berretto
e i guanti, raccomandare di fare i bravi, di stare attenti in classe.
Preparare con loro l’albero di Natale.
Donne in attesa di una casa, una
piccola casa dove poter riporre le proprie cose in un armadio tutto
per sè, mettere le stoviglie nella credenza della cucina, le pentole
e i piatti, una tovaglia a quadri bianca e rossa. E cucinare, com’è
bello inventare il pranzo a chi ami, sapere dove è il sale, il pepe,
aprire il frigorifero, prendere la bottiglia del latte e preparare
una torta: una torta al cioccolato, o se preferiamo, alle mele.
E tu sei lì e già ti senti
fortunata. Potresti vivere in strada, ti chiamerebbero barbona. Sì
non è un’offesa, lo so, però una casa la vorresti lo stesso.
- Lo sai, domani è l’8 Marzo…
- Lo so, ma io cosa dovrei
festeggiare?
- Il tuo unico, esclusivo essere
donna!
- E’ un po’ che non mi guardo
allo specchio, non so se sono ancora una donna. Un giorno per sbaglio
mi sono specchiata e mi chiedevo chi fosse mai quella là che mi
guardava. No, non era una donna, meno male che non ho parenti qui
vicino e neanche lontano veramente, così nessuno si spaventa a
guardarmi.
Con gli estranei è un’altra cosa, i
visi passano veloci come treni, io in realtà non esisto, passo per
le strade come foglie che volano nel vento, è difficile spiegare se
non hai capito già, ma a volte non ricordo nemmeno il mio nome,
anzi, sai cosa ti dico? Non mi chiamo.
- Vorrei dirti qualcosa di bello per l’8 Marzo, almeno! ( e già sento il dolore del dire nel linguaggio vissuto della crudeltà).
- Sai fare i miracoli?
- No. ( Povera me)
- E’ semplice, fa che questa giornata passi presto e che nessuno mi porti le mimose.
- Non so se ci riesco, chiedimi un’altra cosa.
- E’ davvero tardi per i desideri, ma ti ringrazio lo stesso.
- Lascia che provi a dedicarti questi versi.
- Sei senza speranza, ma fa pure.
SENZA FISSA DIMORA
Sai
Ero
Nascosta
Zitta
Attenta
Fissavo
Isole
Sassose
Sapienti
Amiche
Dormivo
Insieme
Mormoravo
Or ora
Rasente di speranza
Ancora
Andreina Corso
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